venerdì 19 agosto 2011

Exploring our femininity

    Occhi spalancati, un'aria sbalordita seguito di "ma che cazzo sta facendo li questa?". E stata la mia reazione e anche quella delle mie amiche francesi quando abbiamo visto per la prima volta una velina*. Una...cosa? Una velina, insomma questa pin-up dei tempi moderni tipica della televisione italiana, messa li per divertirvi (o piuttosto divertire il genere maschile). Bikini, microvestiti, sorriso colgate e per finire bella plastica caratterizzano la velina. Pero si capisce che altro che vere pin-up, le veline si avvicinano più alla Barbie. Si, si, Barbie, perché che siano bionde, brune o rosse, tutte corrispondo a un modello tipo contrariamente alle pin-up.
   Concretamente la velina tutti la dimenticano mentre la pin-up no. Marylin Monroe e soprattutto Bettie Page sono rimaste nell'immaginario maschile come femminile perché invece di rappresentare un modello, incarnano una particolare visione della donna e della femminilità. Da un lato, abbiamo Marylin immagine del fascino, del glamour e della sensualità; e dall'altro Bettie, figura del candore e della birichineria. Ecco la spiegazione del loro fascino! Al di là della loro bellezza, hanno ciascuna un modo unico di esprimere la loro femminilità.

Marylin Monroe

Bettie Page
    Che l'espressione della nostra femminilità fosse multipla, l'hanno capito bene le artiste di burlesque. Mutandine, reggiseni, corsetti e soprattutto i pasties ( i famosi copricapezzoli!) fanno parte degli accessori principali delle performers. Ma se il burlesque è noto per essere uno strip-tease, è prima di tutto uno spettacolo. Quest'arte associa infatti musica, sketch, danza e per finire il dettaglio più importante : messa in scena. Infatti, il genere traendo le sue origini da una forma teatrale nata a Londra nell'800, si caratterizza dalla satira leggera e ironica della società dell'epoca. E questo stesso elemento ironico sempre presente oggi che ha fatto del burlesque quello che ne conosciamo ora : una messa in scena ironica di uno strip-tease.

    Regine della messa in scena, sono state Sally Rand** e Lili St Cyr perché creatrici di spettacoli piuttosto fatti per suggerire che mostrare. La prima creo la "fan dance" che consisteva nell'agitare enormi ventagli di piume di struzzo, tutto questo ballando e dando l'impressione al pubblico di vedere più che lo pensava. Non dimenticare che dagli anni 30 agli anni 60 la censura era molto attiva negli Stati Uniti! E nello scopo di evitarla che Sally Rand trovo questo trucco per nascondere il suo corpo che non era tuttavia nudo per niente (un body color carne ha fregato la gente!). La seconda creo il famoso "Bubble Bath" rifatto con astuzia da Dita Von Teese quando gioca nel suo gigantesco bicchiere di Martini ( un numero prima ideato da Catherine D'Lish nel suo bicchiere di champagne).

Sally Rand


Lili St Cyr
    Altra regina del burlesque fù Gypsy Rose Lee. E a lei che le performers devono le basi e le regole dei loro shows. Non è quindi sorprendente che sia anche nota come "The intellectual stripper". Infatti, Gypsy Rose Lee, fù una di queste artiste che ha saputo a modo suo tornare alle origini del burlesque : durante i suoi shows recitava poesie e sketchs tutti scritti da lei spogliandosi oppure rimanendo VESTITA! Ecco in che consisteva la sua forza : nella sua capacità ad affascinare il suo pubblico a tal punto che a volte durante i suoi shows non si toglieva nemmeno un ganto. Percio viene considerata un'icona da un gran numero di artiste di burlesque oggi.

Gypsy Rose Lee

    Citero per finire Satan's Angel, non per la messa in scena ma piuttosto per mostrare puo anche essere considerato un movimento che ha permesso alla donna di evolvere nella società : "negli anni Cinquanta e Sessanta, le donne non avevano molte scelte su quello che potevano fare da grandi. Si poteva diventare una madre, una casalinga, un'agente di vendita o lavorare in fabbrica [...] Il burlesque per me non ha nulla a che vedere con l'empowerment della donna. Nel mio caso è stato tutto per i soldi. Quando avevo venticinque anni avevo una casa di proprietà, un sacco di soldi in banca, una Cadillac nuova ogni anno...non avrei mai avuto niente di tutto questo se avessi continuato a fare il vecchio lavoro da 99 dollari a settimana."



    Ognuno avrà il suo punto di vista, ma per quanto mi riguarda, se per Satan's Angel il burlesque non ha nulla a che fare con l'empowerment della donna, vedo in questo movimento una possibilità per la donna di non più essere oggetto ma soggetto, e quindi avere coscienza del suo potere di seduzione e saperne giocare. Niente empowerment pero Satan's Angel ci descrive una donna moderna, indipendente, e per finire avanguardista rispetto ai costumi del suo tempo. Pero attenti a non considerare il burlesque un ramo del femminismo. E proprio un movimento a parte perché molto poche delle sue artiste si associano al femminismo. Se Satan's Angel è diventata cosi a 25 anni è grazie alla scena e non al dimostrare per strada nello scopo di ottenere più diritti come donna. E per voi cosa significa essere donna?

Burlescamente,

Shug'A'Very

*ps : Sembra che in Francia siamo sulla scia del velinismo perché abbiamo Silvia...ah no scusate Victoria Silvstedt, un nome che dovrebbe dirvi qualcosa perché ho scoperto poco tempo fa che era anche sulla TV italiana. Saremmo pure noi presto invasi da quelle donne siliconate?

**ps : la vera creatrice della fan dance fù Faith Bacon, ma ho preferito mettere Sally Rand perché è lei che 
ne ha elevato il livello e quindi resa più famosa.
(tradotto dal francese da Shug'A'Very)

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